Ah, l’amour… storie del bacio più famoso di Parigi

 

bacio

 

 

Se sei abbastanza fortunato da aver vissuto a Parigi da giovane uomo, allora ovunque andrai, sarà con te.

Ernest Hemingway

 

 

E se lo diceva Hemingway, forse possiamo fidarci. Certo è che le atmosfere romantiche di Parigi hanno fatto da sfondo a così tante opere d’arte e a così tante storie d’amore che ce n’è da profumare tutta l’aria, o da far venire tutto il diabete possibile, a seconda dei punti di vista.

Robert Doisneau (1912-1994) è stato uno dei più famosi fotografi ad averle riprese e raccontate, l’atmosfera e la vita di Parigi, con un occhio parzialmente giornalistico e parzialmente “romantico”, a seconda dei punti di vista. Del resto, “Io non fotografo la vita reale, ma la vita come mi piacerebbe che fosse”, diceva di se stesso. Pur avendo inquadrato innumerevoli soggetti nell’occhio della sua macchina fotografica (soprattutto molti bambini di strada, con i loro giochi e la loro aria triste, birichina o quant’altro), il destino ha voluto che alla fine a consegnarlo davvero alla storia sia stata un’unica fotografia, Le baiser à l’Hotel de la Ville (Il bacio all’Hotel de la Ville; e no, quest’ultimo non è un albergo a cinque stelle, ma semplicemente il Comune di Parigi).

Si tratta di uno scatto del 1950, pubblicato sulla rivista Life e diventato poi famosissimo. Due ragazzi si baciano con passione, e sono fermati in un istante immobile, mentre intorno a loro la gente cammina senza notarli e la vita continua. Fino al 1992 non si conosceva l’identità dei due giovani ritratti e, diciamoci la verità, a tutti noi piace pensare che a) fossero due passanti che si stavano baciando veramente, e che Doisneau abbia colto il momento con un tempismo da stregone b) i due siano stati poi insieme come minimo per sempre. Come minimo.

Temo perciò di dovervi dare una delusione. Decenni dopo la pubblicazione della fotografia, una coppia, Denise e Jean-Louis Lavergne, si presentò alla televisione francese sostenendo di essere protagonista dello scatto, e denunciando l’artista per averli fotografati senza permesso. Questo costrinse inevitabilmente Doisneau a spiegare che in realtà i protagonisti della foto erano stati messi in posa (sigh), e che quindi il permesso era stato chiesto eccome.

A quel punto, nel 1992, Françoise Delbart, la vera protagonista della foto (all’epoca studentessa di teatro di 20 anni, ritratta insieme al suo ragazzo, Jacques Carteaud, di 23) si rifece viva. Dimostrò di essere lei la ragazza immortalata, mostrando la copia autografata della stampa che Doisneau le aveva inviato all’epoca.

Quindi, epilogo della storia: la Delbart vendette la stampa nel 2005 per la “modica” cifra di 155.000 euro, e il mondo scoprì che la relazione dei due protagonisti di una delle foto più famose del mondo era durata appena nove mesi.

L’amore non è per sempre nemmeno a Parigi (e il diabete neppure), ma del resto, una delle ragioni per cui fotografiamo non è forse rendere immortale ciò che non lo è?

Valentina

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